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Il male di vivere dell'altro, il suo compagno, investe in pieno la protagonista narratrice. Ne scaturisce una testimonianza diretta, radicalmente soggettiva, che si traduce in rabbia e delusione per ciò che non si è riusciti a fare. Di lei non si conosce il nome, ma non è importante. È una donna che arriva da lontano. In battaglia contro la dipendenza e la debolezza del compagno, alla fine intuisce come tutto sia vano quando l'amore viene sacrificato al nulla. E comprende che la sola via di salvezza è guardare al futuro. Agli occhi verdi di un figlio ancora piccolo ma già capace di osservare e comprendere le assurdità degli adulti...